Questo sito usa i cookie di terze parti per migliorare i servizi e analizzare il traffico. Le info sulla tua navigazione sono condivise con queste terze parti. Navigando nel sito accetti l'uso dei cookie.

Visualizza la ns. Informativa Estesa.

Hai rifiutato i cookies. Questa decisione è reversibile.

Avete accettato l'utilizzo dei cookies sul Vs. computer. Questa decisione è reversibile.

Il mutismo selettivo (precedentemente denominato mutismo elettivo) è una condizione in cui il bambino mostra una marcata selettività dei contesti in cui poter parlare e la scelta è rigidamente determinata da fattori emotivi. Nel DSM-5 tale condizione viene inclusa tra i disturbi di ansia; nell’ICD-10 viene classificata tra i disturbi del funzionamento sociale. I due importanti sistemi diagnostici pongono l’accento sulle due componenti fondamentali del disturbo: quella emotiva e quella interattiva.

Nel mutismo selettivo il bambino mostra le sue competenze linguistiche in contesti ben individuabili e non in altri: tipicamente il bambino parla a casa, con gli amici intimi o i familiari, ma è del tutto muto a scuola o con gli estranei. Il problema inizia a manifestarsi prima dei 5 anni di età ma giunge ad osservazione clinica soltanto con l’ingresso nella scuola.

Il bambino presenta caratteristiche come un elevato grado di ansia nelle situazioni sociali, introversione, ipersensibilità e oppositività. A livello comportamentale presenta tendenza al controllo del caregiver, accessi di collera.

Il bambino con mutismo ha tuttavia un grande desiderio di comunicazione e per questo motivo troverà strategie che eludano attivamente il linguaggio usando i gesti, lo scuotere il capo o annuire, le spinte all’interlocutore, a volte emissioni di suoni monosillabici o rumori rapidi o prodotti con voce alterata.

Può capitare che siano bambini presi in giro dai coetanei; possono essere vissuti come testardi, chiusi e rifiutanti e per questo essere puniti, rifiutati o minacciati per essere incitati a parlare. Tutti questi fattori non fanno altro che aumentare in modo circolare il vissuto di ansia e il senso di minaccia che arriva dalle relazioni con gli altri.

La comprensione del linguaggio è nella norma ma a volte possono essere presenti disturbi del linguaggio che vengono tenuti nascosti per motivi di ansia o di vergogna.

L'intervento dello Psicologo - Psicoterapeuta

Lo psicologo-psicoterapeuta può intervenire soprattutto quando è possibile instaurare una buona collaborazione con i genitori e la scuola. Nella psicoterapia del bambino è possibile aumentare la naturale motivazione alla comunicazione, fornendo uno spazio libero da attese e pressioni in cui il bambino possa proseguire nel maturare gli aspetti di sé.

Letture consigliate: Shipon-Blum, E. (2010). Comprendere il mutismo selettivo. Bari: La Meridiana.

Film consigliato: “I Swan” – Kong Sheng, 2012.

Contattaci

SEDE VIA CASILINA, 567
Adulti 338.2845682
Infanzia e Famiglia 340.7679236