Disturbi di personalità
La Psichiatria e la Psicologia Clinica descrivono i disturbi di personalità come manifestazioni di pensiero e di comportamento disadattivi che si manifestano in modo pervasivo e coinvolgono sia la sfera affettiva che interpersonali, sia quella cognitiva che la personalità dell’individuo.
Ciò che caratterizza i disturbi di personalità e l’incapacità da parte del soggetto di rendersi conto di avere un disturbo, considerando i sintomi come tratti peculiari della propria personalità; il soggetto pertanto, non essendo consapevole tenderà a cambiare l’ambiente circostante anziché se stesso.
I manuali diagnostici classificano i disturbi in varie categorie e sottocategorie in base alle caratteristiche dei sintomi.
I disturbi di personalità sono suddivisi in tre gruppi, in base alle principali categorie di sintomi
- Il primo gruppo è caratterizzato da pensieri e comportamenti di tipo “paranoico” e dalla tendenza da parte del soggetto all’isolamento (disturbo paranoide, disturbo schizoide, disturbo schizotipico)
- Nel secondo gruppo rientrano invece quei disturbi caratterizzato da pensieri e comportamenti “emotivi”, “drammatici” o legati alla mancanza di empatia (disturbo borderline, disturbo narcisistico, disturbo istrionico, disturbo antisociale)
- Nell’ultimo gruppo rientrano quei disturbi caratterizzati da comportamenti ansiosi, fobici e legati ad una scarsa autostima da parte del soggetto (disturbo evitante, disturbo dipendente, disturbo ossessivo-compulsivo)
Come interviene lo psicologo
L’intervento psicologico mira innanzitutto alla presa di coscienza del disturbo e a modificare comportamenti e pensieri a ridurre il senso di inadeguatezza ma soprattutto a rendere il soggetto “parte attiva” nel processo di cambiamento. È importante lavorare sulle nuove risorse per recuperare il contatto con i propri bisogni riappropriandosi della propria vita.
Testi consigliati: Gunderson J.G., Hoffman P.D. Disturbo di personalità Borderline, 2010.
Film: Ragazze Interrotte, James Mangold, 1999.